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Perché TikTok è visto come un pericolo in Europa e Usa. Quello che sappiamo tra fatti oggettivi e sospetti

Chi utilizza regolarmente TikTok non si pone il problema, oppure non sembra dargli troppo peso, ma il social cinese da tempo è nel mirino di governi e istituzioni varie che ne limitano l’uso e immaginano in alcuni casi un bando totale che in Usa nel 2020 per un breve periodo è stato già praticato.
Chi ora sta postando un video su TikTok non si chiede perché esistono dei pericoli, ma in molti hanno cercato di dare delle risposte basate su fatti oggettivi e sospetti.

Uno dei motivi principali per cui TikTok viene limitato o vietato riguarda la preoccupazione per la sicurezza dei dati degli utenti.
TikTok raccoglie informazioni personali e dati degli utenti come nome, cognome, età, interessi, geolocalizzazione e informazioni sui dispositivi mobili.
C’è dunque un primo legittimo sospetto che queste informazioni possano essere utilizzate a scopo di spionaggio o di propaganda da parte del governo cinese. Pechino, infatti, impone il suo controllo rigido su internet e pratica la censura delle informazioni.
Alcuni governi, come gli Stati Uniti, hanno espresso preoccupazione per il fatto che TikTok possa diventare uno strumento di propaganda del governo cinese.
Ciò ha portato alcuni governi a chiedere una maggiore trasparenza da parte di TikTok riguardo alle sue politiche sulla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti.

Inoltre, TikTok è stata criticata per i suoi contenuti inappropriati e a volte persino pericolosi.
Alcuni video presenti sulla piattaforma sono stati considerati inadatti per un pubblico giovane e possono rappresentare un rischio per la sicurezza personale.
Ad esempio, ci sono stati casi di persone che sono rimaste ferite durante la realizzazione di video o che hanno preso parte a sfide estreme. Inoltre, TikTok è sotto accusa per il suo contenuto sessualmente esplicito e per la promozione di comportamenti impropri.

La piattaforma è stata anche accusata di promuovere il bullismo e l’odio online. Alcuni utenti hanno segnalato di essere stati vittime di cyberbullismo sull’app, in particolare a causa della loro etnia o orientamento sessuale.

E non finisce qui, ci sono stati casi di video contenenti discorsi di odio o discriminazione, argomenti sui quali le altre piattaforme esercitano un controllo rigido.

TikTok è stata criticata anche per la sua politica di moderazione del contenuto. Alcuni utenti hanno segnalato che i loro video sono stati rimossi senza motivo apparente o che sono stati bloccati per aver violato le regole della piattaforma, anche se il contenuto non era offensivo o inappropriato.

Inoltre, ci sono state accuse di censura politica, in cui i video che criticano il governo cinese o che sostengono le proteste sono stati rimossi dalla piattaforma.
Infatti l’app è di proprietà della società cinese ByteDance di cui si sa pochissimo al contrario delle altre Big Tech, e che sembra applicare un doppio registro: troppo tollerante su alcuni aspetti ‘borderline’, inflessibile su alcuni topic come la politica e l’esercizio del diritto di critica, ciò ha portato Usa ed Europa a varare delle strette.

Negli Stati Uniti sta per essere introdotto un disegno di legge chiamato Restrict Act, se approvato, darebbe al Segretario al commercio l’autorità di intervenire sulle tecnologie della comunicazione e dell’informazione considerate a rischio per la sicurezza nazionale, fino al divieto totale.

In Europa ha fatto scalpore il mese scorso l’ordine (poi parzialmente rettificato) arrivato a tutti i dipendenti della Commissione europea di disinstallare TikTok dai cellulari aziendali e ByteDance è oggetto di un’indagine da parte dell’autorità irlandese per la privacy, che lo sospetta di violare la legislazione europea sulla protezione dei dati (Gdpr) in relazione al trattamento dei dati personali dei minori e al trasferimento di dati in Cina.

TikTok ha risposto sostenendo che per migliorare l’approccio alla sicurezza dei dati, sono stati creati tre data center in Europa per conservare i dati degli utenti a livello locale, riducendo ulteriormente l’accesso ai dati da parte dei dipendenti e minimizzando il flusso di quelli al di fuori dell’Europa, ma i dubbi restano, a cominciare dai minori.
TikTok ha annunciato che sta fissando un limite di 60 minuti per il tempo trascorso sullo schermo per gli utenti sotto i 18 anni e sta aggiungendo alcuni nuovi controlli per i genitori. Questi “limiti”, tuttavia, sono più che altro dei suggerimenti. Ci sono modi in cui i giovani utenti possono continuare a usare l’app anche dopo che i limiti di tempo sullo schermo sono stati superati.